Xi Jinping è stato designato alla presidenza della Repubblica Popolare della Cina.
Xi Jinping, nuovo Presidente della Repubblica popolare cinese e del Partito comunista cineseXi Jinping, dopo quattro mesi di transizione è stato nominato Presidente della Repubblica Popolare Cinese
Xi Jinping: già segretario generale del Partito, già leader della commissione militare, già vicepresidente della Repubblica Popolare Cinese, è stato nominato ieri a capo del potente stato asiatico. Un’elezione annunciata, dato il considerevole potere delle cariche già acquisite, tanto che la votazione che lo ha assunto al rango più alto del paese è stata caratterizzata da quasi il 99% dei voti favorevoli: su 2956 voti ha ottenuto 2952 consensi, un solo contrario e tre astenuti.
Xi Jinping compirà 60 anni tra tre mesi, prende il posto di Hu Jintao che era stato in carica per dieci anni esatti dal 15 novembre 2002 al 15 novembre 2012 ed era stato considerato più “liberale” rispetto ai suoi predecessori.
Xi Jinping è invece descritto come un politico molto pragmatico e di lui si ricorda particolarmente una frase detta quando, in qualità di vicepresidente, era in visita in Messico e rispondendo alle accuse formulate alla Cina riguardo al suo ruolo nella crisi internazionale rispose: ““Primo, la Cina non esporta la rivoluzione. Secondo, la Cina non esporta fame e povertà. Terzo, la Cina non esporta seccature. Che altro c’è da dire?””
La prima mossa politica del nuovo presidente è stata la nomina del vice, la scelta del quale potrebbe far intuire i futuri indirizzi politici del grande colosso asiatico sotto la guida del nuovo presidente.
Infatti per questo ruolo Xi Jinping ha scelto Li Yuanchao, politico noto per il suo approccio riformista, ignorando così di fatto l’offerta fatta dall’influente ex presidente Jiang Zemin di nominare suo vice il capo della propaganda, Liu Yunshan.
Per gli osservatori internazionali questo può significare due cose: primo che il peso di Xi Jinping nel Partito è in continuo aumento e la sua influenza è preponderante, secondo che la nomina di un vicepresidente caratterizzato come riformatore potrebbe essere un segnale che della volontà da parte di Xi Jinping di sostenere le riforme, sia pur limitate, che Li Yuanchao ha promosso quando occupava altri ruoli.
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