In questi ultimi due anni le Emoji hanno letteralmente invaso la comunicazione sia sui vari social network sia sulle piattaforme di messaggistica istantanea, modificando il nostro modo di comunicare, almeno quello delle persone più giovani.
Facendo un breve accenno alla storia delle Emoji, posso dirvi che queste sono state inventate in Giappone nel 1999 e per i primi otto anni la loro evoluzione e diffusione è stata lenta e sistematica ma successivamente i social network e i servizi di messaggistica istantanea hanno creato il terreno fertile per una diffusione esponenziale.
Per meglio farvi comprendere della portata del fenomeno, da un recente studio fatto analizzando i post scritti dagli utenti sui social network è emerso che il 45% dei post scritti contiene almeno un Emoji. Il successo di delle Emoji è dovuta al fatto che scegliendo una semplice faccina è possibile esprimere un sentimento, uno stato d’animo, un episodio, insomma quasi tutto e in maniera semplice e veloce.
In questi ultimi mesi, poi, stiamo assistendo a un vero e proprio uso sconsiderato di questi pittogrammi colorati e che dir si voglia, che piacciano oppure no, in molti casi le Emoji stanno sostituendo le parole del nostro vocabolario perché in moltissimi casi la comunicazione visiva risulta essere molto più efficace.
Difficile che la porta di questo fenomeno diminuisca anche perché sono utilizzate anche da compagnie internazionali e famosissime come la Coca-Cola che se ne sta servendo per le sue campagne, addirittura sono state utilizzate anche per una campagna di sensibilizzazione contro la droga. Addirittura, le Emoji dal 2011 fanno parte dei sistemi operativi messi a punto a Cupertino dalla Apple.
Commenti riguardo il post