Soldato URSS ritrovato in Afghanistan dopo 33 anni, era stato dato per disperso nel 1980 dopo un’aspra battaglia.
Ritrovato dopo 33 anni, tornerà a casa un soldato dell’URSS
L’incredibile annuncio è stato dato martedì da apera di Eson Khasanov, presidente dell’Associazione Uzbeka dei reduci di guerra della sezione regionale di Samarcanda. Il soldato in questione si chiama Bakhritdin Khakimov e faceva parte del 101esimo reggimento di fanteria di stanza nella provincia occidentale di Herat in Afghanistan.
Nel 1979 l’URSS invase l’Afghanistan con il pretesto di accogliere una richiesta di aiuto da parte di Kabul, in osservanza di un trattato di amicizia stipulato poco prima. L’invio di truppe aumentò con l’intensificarsi dell’invasione e delle difficoltà incontrate nell’aspro territorio afgano. Khakimov nel 1980, ad invasione appena iniziata, si trovò nel mezzo di un’aspra battaglia dove venne ferito gravemente.
Sebbene fosse un nemico, il soldato venne immediatamente soccorso e curato da alcuni abitanti di un vicino villaggio dove venne portato e preso in cura da un anziano, capo della tribù locale. Grazie alle sue conoscenze nel campo dell’erboristeria, l’anziano riuscì a far guarire il giovane soldato che decise di intraprendere un cammino sulle orme del suo salvatore. Khasanov cambiò nome in Sheikh Abdullah e divenne anch’egli un erborista vivendo da semi-nomade nei confini afgani.
L’associazione per i reduci di guerra uzbeka ha continuato a cercare per anni il soldato disperso e, proprio pochi giorni fa, è stato riconosciuto per caso dal fratello in una foto, unico mezzo a disposizione visto che l’ex soldato sovietico, era sprovvisto di documenti. Così dopo 33 anni, Khasanov verrà accolto nuovamente nella sua patria che, all’epoca non esisteva ancora, essendo l’attuale Uzbekistan parte integrante dell’Unione Sovietica. Ad accoglierlo ci sarà l’ultimo familiare rimasto in vita, il fratello, dato che i genitori e la moglie del soldato, sono morti da tempo.
Questo caso potrebbe essere un nuovo inizio per molte famiglie ancora in attesa di notizie circa i loro cari, dispersi in Afghanistan. Secondo le associazioni dei reduci di guerra, infatti, sarebbero oltre 200 i soldati sovietici ancora dispersi nel paese, metà dei quali sarebbero russi. Dei 29 ritrovati fin’ora, 7 hanno preferito rimanere nella loro patria d’adozione, essendosi perfettamente integrati nell’ambiente che li ha accolti nonostante fossero degli invasori.
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