Roadrunner è un supercomputer che nel 2009 era considerato il meglio del meglio nella potenza di calcolo ed archiviazione. Dopo meno di cinque anni di lavoro, è pronto per andare in pensione ed essere sostituito con una nuova generazione di calcolatori
Nel 2009 era il top ed ora si appresta alla pensione: la storia di Roadrunner
Il Los Alamos National Laboratory negli Stati Uniti, si appresta a smantellare quello che nel 2009 era considerato il miglior supersomputer per il calcolo ad alte performance (HPC). Roadrunner, questo il nome del computer, ormai è pronto per andare in pensione e fare spazio ad una nuova generazione di suoi discendenti.
Roadrunner è stato il primo supercomputer ad infrangere la barriere di un milione di miliardi di calcoli in virgola mobile al secondo (classe petaFlops) ed era equipaggiato con una pionieristica architettura ibrida con un hardware da fare i brividi: 12.960 processori PowerXCell 8i (una versione modificata della stessa CPU usata da Sony per la PlayStation 3), 6.480 processori AMD dual-core Opteron, supportati da 114 terabyte di memoria RAM e 1,09 milioni di terabyte di hard disk. Roadrunner è stato il capostipite dando “occasione a tutti di pensare a nuovi modi di realizzare un supercomputer” usando un’infrastruttura simile, ibrida e con “processori specializzati”.
Come tutti i pionieri, anche Roadrunner è stato seguito da una nuova serie di supercomputer che lo hanno surclassato su tutti i campi; il sistema Juqueen di IBM che lavora in Germania, offre performance superiori di ben 4 volte e, nonostante questo, offre un consumo energetico minore: 1970 kilowatt contro i 2345 necessari a Roadrunner per lavorare.
Il supercomputer occupa attualmente una superficie di oltre 550 metri quadrati e, prima di essere smantellato, gli verrà concesso ancora un altro mese di servizio nel quale verrà utilizzato per degli esperimenti scientifici come l’uso della memoria da parte dei sistemi operativi e l’ottimizzazione del routing dei dati. Roadrunner prima di essere declassato svolgeva dei compiti estremamente complessi come gli studi sul decadimento dei materiali nucleari, il comportamento dei nanotubi fino ad arrivare alla simulazione in miniatura, di un universo composto da 70 miliardi di singole particelle.
Storia di Roadrunner che, dopo aver aperto la strada, in poco meno di cinque anni ha dovuto farsi da parte per i suoi discendenti, si tratterà di una specie di ricambio generazionale dove il capostipite, farà largo ai giovani più veloci (e meno affamati di energia!).
Commenti riguardo il post