Ancora un atto di razzismo per la squadra di Busto Arsizio, la Pro Patria che ha fatto abbandonare il campo a Boateng e alla sua squadra durante un’amichevole, questa volta succede durante una partita del campionato Beretti contro il Casale.
Secondo la ricostruzione di quanto avvenuto, il giocatore della squadra piemontese avrebbe colpito un avversario dopo essersi sentito dire: “sporco negro” e l’arbitro lo ha espulso causando l’abbandono del campo da parte di tutta la sua squadra che non lo ha lasciato solo.
Il ragazzo vittima di razzismo ha solo 16 anni e si chiama Fabiano Riberio, l’arbitro non ha sentito l’insulto, ma quando il giocatore ha fatto sapere ai compagni di squadra cosa gli era stato detto, hanno deciso di abbandonare il campo e di andarsene.
Sul sito del Casale è stato scritto: “Il giocatore Riberio, attaccante del Casale, è stato insultato da un avversario della Pro Patria, ha reagito con un pugno ed è stato espulso dall’arbitro”.
Mario Macalli, presidente della Lega Pro sull’accaduto dichiara: “Tali comportamenti razzisti non possono essere più ammessi e tollerati. Se realmente dovesse trattarsi di atto di razzismo la Lega Pro si schiererà, ancora una volta, con fermezza contro i comportamenti accaduti. Porteremo avanti una lotta senza quartiere, non sono questi i valori che il calcio e la società devono trasmettere. Andremo fino in fondo all’indagine, il calcio deve essere un veicolo di valori umani e sportivi”.
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