3+2 anche per le Pussy Riot -Tre in prigione Due all’estero.
Le tre ragazze del gruppo rock Pussy Riot : Nadejda Tolokonnikova di 22 anni, la trentenne Ekaterina Samoutsevich , e Maria Aliokhina di 24 anni condannate il 17 agosto in prima istanza a due anni di prigione pensano di fare appello, ma intanto altre due membri del gruppo sono fuggite all’estero.
La polizia russa era alla ricerca di altri componenti del gruppo rock, tutto composto da donne (con un nome simile non potevano essere che di sesso femminile…) che avevano anche loro partecipato alla “preghiera punk” anti Putin.
Le due ricercate erano salite con le altre sulla pedana dell’altare della cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca e, tutte incappucciate, avevano imitato una preghiera indirizzata alla santa Vergine perché scacciasse Putin, ancora al potere pari a un nuovo zar: ritornato per la terza volta come presidente dopo un intervallo di quattro anni trascorsi nei panni di primo ministro.
La notizia della fuga delle due Pussy Riot è apparsa sul conto twitter del gruppo che annuncia come le due donne siano riuscite a allontanarsi dal paese, sfuggendo alle ricerche e che lavorano alla ricerca di femministe straniere in vista di nuove azioni.
Le due fuggiasche sembrano trovarsi in un luogo in cui la polizia russa non potrà raggiungerle.
La notizia del processo delle Pussy Riot è dilagata, facendo un’onda da tsunami.
L’ eco della sentenza considerata sproporzionata si è propagata ovunque all’estero e le tre Pussy Riot incarcerate hanno ricevuto sostegno e supporto di artisti di rinomanza: da Paul Mc Cartney a Madonna, Sting o Yoko Ono la vedova di John Lennon e numerose sono state le manifestazioni in loro favore in numerose capitali europee per denunciare il processo.
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