Nasa sotto attacco hacker da due anni, continue violazioni hanno messo a repentaglio la sicurezza del network interno dell’agenzia spaziale statunitense.
La nasa ha scoperto recentemente continue violazioni di sicurezza della propria rete
Sotto l’attacco degli hacker è finita anche la Nasa, i cui network sono stati colpiti ripetutamente da attacchi informatici, violandone la sicurezza. E’ solo l’ultimo nome illustre a finire nella lista delle aziende violate dai pirati informatici. Nelle settimane scorse erano stati attaccati Facebook, Twitter, Microsoft, Apple e, l’ultima in ordine cronologico, è stata Evernote.
In un’audizione davanti alla Commissione House Science, Space and Technology del 27 febbraio, l’ispettore generale Paul Martin, ha riferito che “Gli attacchi sarebbero venuti da indirizzi IP localizzati in Cina e hanno fatto breccia nel network del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) ottenendo l’accesso alle reti e agli account degli utenti“. La cosa più preoccupante, però, è che le intrusioni sono state scoperte soltanto a novembre del 2012 mentre avvenivano dal 2010.
Le violazioni sono state definite “pesanti” ed in totale ne sono state contate ben 5408 tra il 2010 ed il 2011. Mentre l’incursione digitale al Jpl è ancora sotto inchiesta, gli esperti di sicurezza della Nasa hanno constatato che gli hacker cinesi, avevano pieno e libero accesso alla rete interna dell’agenzia spaziale ed erano riusciti, tramite le continue violazioni, ad introdurre dei malware che hanno poi portato ad un “accesso non autorizzato ai sistemi dell’Agenzia”.
Nell’anno fiscale 2011, l’Advanced Packaging Tool (Apt), il gestore standard di pacchetti software della Distribuzione GNU/Linux Debian ha avuto 47 incidenti spalancando la rete Nasa ad ogni genere di violazione tra cui, quella più grave scoperta fin’ora, in cui sono state rubate le credenziali degli account di 150 dipendenti.
E’ un periodo estremamente difficile per la sicurezza informatica e, a quanto sembra, grandi aziende ed Agenzie come la Nasa, non starebbero investendo le necessarie risorse, per contrastare questi continui attacchi hacker da parte, spesso, di cinesi.
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