Mario Monti chiarisce le sue idee sulle riforme da effettuare nel caso in cui lui dovesse rivincere lo scranno di Palazzo Chigi. I primi pensieri sono economici, ma non tralascia questioni politiche salienti, come la necessità della riforma elettorale.
Questa mattina, in un’intervista nel programma “Rai Anch’io” diretto da Antonio Preziosi in onda su Rai Radio 1, Mario Monti, premier italiano uscente, ha chiarito i punti fondamentali del suo programma elettorale. Le prime dichiarazioni sono state sulle riforme di ordine economico da attuare, specialmente in ambito lavorativo. Il Professore ritiene necessario ridurre la tassazione sul lavoro e la spesa pubblica; inoltre, per il Primo Ministro, l’Italia avrebbe bisogno di un sistema sanitario migliore, più efficiente e con costi minori, così come di una migliore distribuzione del reddito, che aiuti le famiglie con un nucleo ampio.
Non manca la parte politica nell’intervista. Mario Monti è perfettamente consapevole che il suo nuovo ruolo non sarà più di tecnico sostenuto dalla maggioranza di quasi tutti i partiti, ma di politico e come tale dovrà difendersi dai soliti, quotidiani attacchi della pluralità partitica italiana. Il Professore però conosce bene il gioco e sa andare dritto al cuore della questione. In ambito politico, la prima riforma che vorrebbe attuare è quella elettorale, dato che anche quest’anno si tornerà a votare con il Porcellum, sistema elettorale decisamente inadeguato. Ha poi ribadito che il suo obiettivo non è mai stata la Presidenza del Consiglio: “‘La salita in politica è un’operazione che trasforma dentro la mia coscienza, ho sempre voluto essere sopra le parti. Sarei stato sopra le parti, forse al Quirinale come aveva prospettato qualcuno, ma sarei stato utile? Oggi sono meno sopra le parti, ma dalla parte del Paese”. Partono quindi i riferimenti a Bersani e a Berlusconi, sottolineando come in un contesto moderno la divisione tra destra e sinistra che ci si ostina e perpetrare sia quantomeno atavica. Per questo, rivolgendosi a Bersani, Monti dichiara di essere dalla parte delle riforme e del Paese, e non dalla parte di una precisa fazione politica. Le stoccate a Berlusconi non mancano: Monti ritiene improprie le armi usate dal Cavaliere nei suoi confronti: infatti Silvio Berlusconi, nelle sue ultime dichiarazioni, ha usato la morale come “arma politica”. Una scelta che appare essere soggetta di critica da parte di tutti, date le vicissitudini legate alla sua persona.
L’intervista lascia spazio anche per un cenno all’abolizione dei premi di casta, provvedimenti che tutti gli italiani vorrebbero veder finalmente realizzati, e un riferimento all’Europa e alla Germania. Con le sue dichiarazioni Monti sembra far trapelare perfettamente il pensiero dei leader europei, che lo vorrebbero a capo dell’Italia, dato anche il percorso fino ad ora attuato: “Dove mi siederò in Europa? In Europa sono conosciuto per ciò che ho fatto, credo di avere un posto mio nell’opinione dei colleghi e leader dei paesi europei”. E, sulla Germania: “Si può agire incisivamente con la Germania. La mia situazione inizialmente era difficile. Pattinavo su un lago con uno strato sottilissimo di ghiaccio e la nostra finanza pubblica poteva saltare da un momento all’altro. Ma fin dal primo giorno ho spiegato alla signora Merkel che c’era anche qualche difetto nel funzionamento complessivo dell’euro zona Poi abbiamo messo ordine e la Germania si è lasciata persuadere”.
Una dichiarazione quindi decisamente positiva che lascia ben sperare nelle complessità politiche italiane e nella ripresa italiana. Sulla crisi Mario Monti ha infatti dichiarato di sentirsi positivo, di vedere la fine di un tunnel che decisamente non crollerà. Non resta che agire.
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