La banda del mazzo di chiavi terrorizza le donne al volante a Roma e dintorni con un espediente per dargli il tempo di derubare le vittime.
Una nuova banda criminale sta derubando le donne al volante
E’ stata chiamata la banda del mazzo di chiavi, il gruppo di tre persone magrebine, che deruba le donne, sole, che si accingono ad entrare in macchina. Il copione è sempre lo stesso: aspettano una donna dall’aria indaffarata, magari all’uscita del supermercato, la seguono fino all’auto finchè non sale a bordo e poi, uno dei tre, bussa ad uno dei finestrini ed avverte la malcapitata: “Signora, le è caduto dalla borsa un mazzo di chiavi“. La parlata è in un italiano perfetto e la vittima, spesso, viene presa alla sprovvista.
Spesso capita alle signore di salire in macchina e appoggiare la borsa sul sedile accanto a quello del guidatore. Tanto basta per svegliare gli appetiti criminali di persone che si approfittano delle donne, sempre impegnate in mille faccende. Dopo aver poggiato la borsa, arriva il malfattore e distrae la vittima con il pretesto di un mazzo di chiavi a terra. L’istinto è quello di controllare, rifare le serrature può costare molto e pochi secondi in più potrebbero risparmiare una grande seccatura. Proprio in quei pochi secondi di distrazione, quando la malcapitata scende dall’auto per verificare la provenienza delle chiavi, entra in azione il secondo complice che, apre lo sportello e arraffa tutto l’arraffabile e si dilegua mentre il primo sta ancora intrattenendo la vittima. Tempo di rendersi conto che quelle chiavi non siano sue, ed il primo uomo, quello dall’italiano perfetto, si è già dileguato salendo a bordo di un’utilitaria con la targa coperta da un foglio bianco, dove lo attende il terzo complice.
La Banda del mazzo di chiavi è formata, come si diceva, da tre uomini, uno alto e magro mentre un altro basso e tarchiato.
E’ una strategia già utilizzata moltissime volte negli ultimi mesi a Roma e dintorni e, secondo quanto dicono le forze dell’ordine, quella della banda del mazzo di chiavi, sembrerebbe essere una nuova variante della truffa dello specchietto, ormai piuttosto conosciuta. Dalle denuncie arrivate a Polizia e Carabinieri, le vittime sono quasi tutte donne ed hanno subito il furto secondo lo stesso modus operandi.
Purtroppo questo nuovo attentato alla sicurezza, colpisce ancora ulna volta la categoria femminile. Siamo convinti che l’informazione sia il modo principale per evitare nuove vittime; la sicurezza femminile è un argomento troppo prezioso affinchè non venga affrontato e, nell’impossibilità di debellare il peggio dalla nostra società, cerchiamo almeno di mettere in guardia chi dovrebbe sentirsi libera di poter fare ciò che vuole, senza il rischio di imbattersi in situazioni pericolose ed umilianti come questa.
Per ora si registrano casi solo a Roma e dintorni ma, se questa tecnica seguirà la stessa carriera della truffa con lo specchietto, temiamo che la banda del mazzo di chavi comincerà a proliferare in tutta Italia almeno, fino alla prossima truffa.
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