Justin Bieber in visita alla casa museo di Anna Frank ad Amsterdam, ha lasciato un messaggio alquanto discutibile sul libro degli ospiti: “.. Anna Frank sarebbe stata una Belieber”.
” Essere venuto qui mi ha davvero ispirato. Anna e’ stata una grande ragazza. Magari sarebbe stata una Belieber”.
A lasciare questo breve messaggio sul libro degli ospiti dell’ alloggio segreto di Anna Frank ad Amsterdam e’ stato proprio il cantante canadese Justin Bieber.
Il cantante ha scritto queste poche righe dopo una lunga visita durata piu’ di un ora durante la quale ha voluto conoscere ogni minimo dettaglio sulla vittima della ragazza ebrea deportata e morta nel campo di Bergen Belsen alla tenera eta’ di 15 anni.
Se ci pensiamo, visto il grande seguito di fan adolescenti in tutto il mondo, il gesto di Justin e’ stato sicuramente molto importante per preservare la memoria della Shoah soprattutto tra le nuove generazioni.
Poi pero’ la frase che ha rovinato tutto.
E’ stato lo stesso museo a pubblicare le parole di Justin Bieber sulla sua pagina Facebook:
“Ieri sera Justin Bieber ha visitato la casa di Anna Frank, insieme con i suoi amici e con le guardie. I fan erano in attesa all’esterno per poterlo vedere. E’ rimasto più di un’ora nel museo. Nel nostro libro degli ospiti ha scritto: “Molto stimolante essere riuscito a venire qui. Anne era una ragazza fantastica. Fiduciosamente spero che lei sarebbe stata una belieber.”
La frase ha ovviamente scatenato un vero e proprio putiferio nel mondo del web e della stampa innescando la protesta degli utenti.
«(Anna) sarebbe stata COSA? Quel piccolo idiota è troppo pieno di sé. Lei è un’importante figura storica, mostri rispetto» reagisce per primo Kevin García León.
«Contenta che sia venuto ma quell’ultima frase è MOLTO utile a se stesso» prosegue Finnigan-De Graeve.
E Sheryl Arsenault si scusa in prima persona: «Che cosa immatura e disgustosa da scrivere in quel libro! Come americana mi dispiace davvero che si andato lì e abbia fatto questo!».
Theresa Azores, invece, taglia corto sicura: «…uh, No. No, Anna non sarebbe stata una belieber. Lei non avrebbe avuto la sua foto al muro perché avrebbe avuto molto più gusto».
Visto il polverone sollevatosi in rete, il museo corre in difesa del cantante.
“Siamo stati lieti di accogliere Justin Bieber alla Casa di Anna Frank lo scorso venerdì. Pensiamo che sia molto positivo che abbia trovato il tempo di visitare il nostro museo. Era molto interessato alla storia di Anna Frank ed è rimasto qui per più di un’ora. Ci auguriamo che la sua visita possa ispirare i suoi fan per saperne di più sulla vita di Anna e, auspicabilmente, leggere il suo diario.“
Justin Bieber ne esce ancora una volta pulito, ma forse e’ il caso che impari a tenere a freno la lingua, o meglio, la mano e pensare attentamente a cio’ che dice.
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