Celebrato in tutto il mondo come uno dei libri più letti e più richiesti, il romanzo della Austen compie 200 anni ed è ancora portavoce di un messaggio sociale, così come la sua autrice fu un modello comportamentale.
Tra i cult della letteratura mondiale non possiamo non ritrovare Orgoglio e Pregiudizio, romanzo di punta di una delle più acclamate scrittrici di tutta la storia della letteratura, Jane Austen. Il romanzo compie 200 anni, un lunghissimo tempo durante il quale la magia dello scritto e della sua autrice non è mai stata perduta. I protagonisti romantici della vicenda sono Elizabeth Bennet , appena 21enne ma intelligente, brillante ed impertinente, e Fitwilliam Darcy, ricco gentiluomo dal fare un po’ ostile che si innamora della giovane ragazza perché è l’unica che lo tratta come un pari, senza elargirgli favoritismi derivanti dalla sua rendita elevata di denaro. Al prescindere dalla trama piuttosto romantica del libro, Orgoglio e Pregiudizio ha consacrato Jane Austen nell’olimpo degli scrittori immortali per la facilità della sua scrittura ed il saper trattare con fare celato ma pungente gli argomenti tipici della sua epoca quale la divisione in classi. Jane Austen è senza dubbio una paladina del femminismo, essendo una delle poche rappresentanze del gentil sesso ad aver osteggiato gli uomini nella categoria letteraria. Una donna pragmatica, che abbandonò l’idea di scrivere con lo pseudonimo quando ebbe modo di comprendere gli elevati guadagni che derivavano dalla carriere letteraria, così come lei stessa affermò in una lettera indirizzata al fratello: ” ho guadagnato 250 sterline con i miei romanzi, il che serve soltanto a farmi desiderare di guadagnare di più”.
Più che una semplice scrittrice, Jane Austen è un modello comportamentale di una donna sovversiva e sicura di sè e delle sue conoscenze, come tra l’altro il personaggio di Elizabeth Bennet che, si pensa, racchiuda molto del fare di per sé intrigante che avrebbe accompagnato la giovane Austen durante la sua breve vita. Difatti la scrittrice è morta nel 1847 a soli 41 anni, con soli sei romanzi all’attivo. Eppure la sua punta di diamante viene ancora adesso celebrata come un caposaldo della letteratura, attestandosi in alto nella classifica dei libri più richiesti in librerie e biblioteche. Ancora adesso la Austen è celebrata da delle sue fan, delle moderne groupies, dette Janeites, che scrivono romanzi simili a quelli della loro beniamina ed organizzano feste in costume, con gli abiti dell’epoca. Allo stesso modo, lo scorso ottobre a Brooklyn più di 700 fan si sono ritrovate per celebrare l’autrice, tutte vestite in abiti dell’epoca. Una folgore che rimane per tempo imperituro nel nostro panorama letterario, celebrata anche dal cinema. Si ricorderà infatti un’affascinante Keira Knigthley nei panni di Elizabeth Bennet. Il successo della scrittrice è forse un suggerimento per la nostra epoca, poiché dopo 200 anni le donne non hanno ancora smesso di vestire i panni del sesso debole assoggettato all’uomo. Dal libro si potrebbe trarre ancora una volta un insegnamento: è sempre meglio mostrare un po’ di orgoglio, ma non bisogna mai farsi ostacolare od abbattere da un pregiudizio.
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