La capsula Dragon, prodotta dalla SpaceX, nonostante le difficoltà e i malfunzionamenti riesce ad attraccare sulla Stazione Spaziale Internazionale
La capsula Dragon attracca con successo alla Stazione Spaziale InternazionaleISS – La Capsula Dragon, prodotta dalla SpaceX, attracca con successo, dopo molti inconvenienti, portando il suo prezioso carico sulla Stazione Spaziale Internazionale
In perfetto orario, alle 16:00 ora italiana, da Cape Canaveral è decollato il razzo Falcon 9 con a bordo Dragon, la capsula prodotta dalla azienda californiana SpaceX.
Sembrava andare tutto per il verso giusto, fino a quando la capsula si è sganciata dal razzo, giunta nell’orbita terrestre. A quel punto è venuto a mancare il supporto di tre dei quattro propulsori di manovra, indispensabili per le manovre di attracco ed avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS – International Space Station).
Anche i pannelli solari, che avrebbero dovuto aprirsi automaticamente, rimanevano serrati.
Nonostante la SpaceX avesse dichiarato di aver contemplato e prevenuto tutti gli scenari (anche i più “catastrofici”) e nonostante la capsula non avesse a bordo astronauti, si sono vissuti attimi di grande apprensione.
SpaceX ha interrotto il podcast in diretta e gli ingegneri si sono messi al lavoro per risolvere il problema: da ciò che ha poi comunicato la società, su Dragon si è avuto un blocco nel sistema di mantenimento della pressione negli ossidanti usati come carburante.
Per fortuna i tecnici sono riusciti a risolvere il problema
La missione della capsula Dragon è di fondamentale importanza. Questa ha trasportato qualcosa come 600Kg di rifornimenti vari e materiale scientifico per esperimenti di fondamentale importanza per le future esplorazioni spaziali. Tra i quali citiamo il Growth-1, che studierà lo sviluppo dei vegetali in assenza di gravità (per permettere in futuro “coltivazioni spaziali”, indispensabili per creare insediamenti cosmici autosufficienti) e il Cell Bio Tech Demo che indaga le alterazioni ed i comportamenti cellulari in assenza di gravità. Uno studio, quest’ultimo, che oltre ad essere di cruciale importanza nello studio delle conseguenze sugli astronauti di una prolungata permanenza nello spazio, può anche rivelarsi utile per alcune terapie che riguardano i cittadini comuni sulla Terra.
La capsula Dragon dovrebbe fare ritorno sulla Terra il 25 mazro, portando con se il doppio del peso trasportato all’andata: circa 1200 Kg di rifiuti e attrezzature varie.
Io personalmente sono uso consolarmi delle miserie del nostro pianeta levando gli occhi al cielo ed osservando la ISS. Lo potete fare tutti, o iscrivendovi alla newsletter della NASA “SPOT THE STATION” (che a seconda delle vostra coordinate vi comunicherà il giorno, l’ora e la posizione della Stazione Spaziale Internazionale), oppure studiandovi le sue orbite sul sito dell’Unione Astrofili Italiani.
Vi saluto con l’augurio del più famoso vulcaniano della storia, il signor Spock: “Salute e prosperità!”
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