Le categorie che si “salveranno” dal redditometro usato dal fisco saranno i pensionati con un solo assegno mensile e gran parte dei lavoratori dipendenti, invece le categorie che verranno “prese di mira” saranno i liberi professionisti, gli imprenditori e i commercianti.
In una nota del 20 gennaio, il fisco ha specificato quali saranno le categorie che verranno spiate maggiormente per cercare in qualche modo di stanare i finti poveri.
L’Agenzia delle Entrate specifica che i controlli saranno relativamente pochi, con “solo” 35mila (1 italiano su 1000) conti che verranno controllati, usiamo il futuro perché il redditometro non è ancora operativo.
Anche se non è stato detto esplicitamente, il fisco ha deciso di lasciare in pace la maggioranza dei lavoratori dipendenti a patto che non abbiano un secondo lavoro in nero, quindi non spendano più del loro potenziale.
Il campanello d’allarme del fisco scatterà soprattutto, dichiara l’Agenzia delle entrate, quando: “alcuni contribuenti, pur evidenziando un’elevata capacità di spesa, dichiarano redditi esigui, usufruendo così di agevolazioni dello Stato sociale negate ad altri che magari hanno un tenore di vita più modesto”.