Bayern Monaco – Juventus comincia già fuori dal campo tra le dichiarazioni dei diretti interessati, i giocatori e gli allenatori delle due grandi squadre europee che si sono sfidate l’ultima volta nel 2009 con la vittoria per 4-1 dei Bavaresi come ricorda Bastian Schweinsteiger.
Bayern – Juve, i commenti dopo il sorteggio
Heynckes, tecnico del Bayern ha elogiato la Juventus definendola: “Squadra di grosso calibro e ben organizzata” e ha concluso con “sarà una grande sfida“, Shweinsteiger lo ha appoggiato ” La Juve è una buonissima squadra, che fa un gioco fisico, con un fuoriclasse come Pirlo. Gli italiani sono abili, pericolosi. Contro la Juventus sono state sempre partite difficili, dal punto di vista tattico è una squadra eccellente”.
Arjen Robben, ricordando la partita del 2009 dichiara: “Quella partita fu molto importante per noi, questa sará una sfida davvero tosta. La Juve è una grossa squadra e ha Pirlo, uno dei migliori giocatori in circolazione nonostante l’etá”.
Toni Kroos mette allo stesso piano Bianconeri e Blaugrana: “I nostri prossimi avversari hanno eliminato il Chelsea, il detentore della Champions League. Per me, la Juve è il rivale più duro insieme al Barcellona. Ci serviranno due partite di altissimo livello per passare il turno. L’ideale sarebbe vincere la gara di andata a Monaco senza subire gol”.
Il portiere del Bayern, Manuel Neuer, con fiducia nella propria squadra: “Manuel Neuer c’è fiducia: ” La Juve è una grossa squadra. Le squadre italiane sono sempre ben organizzate, ma noi abbiamo la possibilità di passare il turno”.
Dalla sponda Juventina c’è Barzagli che, intervistato da sky, invita alla calma: “Andiamoci calmi perché è il primo anno, ma vincerla sarebbe bellissimo. Abbiamo una delle difese più forti d’europa”, poi ha continuato sottolineando il lavoro fatto da Antonio Conte: “Conte ci ha fatto capire fin dal primo giorno che eravamo scelti dalla Juventus, che eravamo giocatori della Juve e che la Juve gioca per vincere, non per arrivare settima. Ci ha fatto capire che tutti dovevano dare il massimo, correre, che non guardava in faccia a nessuno. Ed è cambiato tutto. Dal primo giorno di ritiro non c’è stato un lamento, nessuno che si è tirato indietro per fare una corsa in più. Sono andate tutte le cose a duemila, lui voleva così e tutti gli siamo andati dietro”.
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