Dopo il fallimento del protocollo di Kyoto, dopo la conferenza delle parti a Doha per discutere di ambiente, la tecnologia potrebbe aver fatto dei passi avanti per la riduzione di anidride carbonica.
Lo studio è stato condotto in Spagna all’Università Politecnica de Catalunya (UPC) di Barcellona, dove gli scienziati hanno progettato un nuovo tipo di cemento con caratteristiche biologiche che lo rendono capace di assorbire l’anidride carbonica.
Lo scopo della ricerca era quello di trovare un modo per ridurre la quantità di CO2 presente in città e per garantire conseguentemente maggior efficienza energetica ed isolamento termico.
In cosa consiste questo nuovo cemento? Essenzialmente il cemento bio è un cemento organico costituito da colonie di microorganismi e muffe, oltre che da muschi, funghi, licheni e microalghe e queste piante, attraverso la fotosintesi, riescono ad assorbire parte dell’anidride carbonica contenuta nell’aria. Per ora l’unico difetto riscontrabile nel progetto è l’estetica, ma col tempo, quando il progetto passerà dalla fase di sperimentazione a quella di realizzazione, si pensa di colorare gli edifici in base alla quantità dei componenti utilizzati nel cemento bio. L’obiettivo è che la facciata delle costruzioni possa diventare esteticamente gradevole in meno di un anno dalla sua realizzazione e che cambi colore nel corso delle stagioni a seconda della prevalenza delle famiglie di organismi presenti. Il gruppo di scienziati che ha condotto questa ricerca sta ora infatti cercando un modo di accelerare la crescita del processo naturale di colonizzazione degli organismi.
Per ora la ricerca ha progettato due diverse varianti di questo nuovo cemento: la prima è un cemento con fosfato di magnesio, un conglomerato idraulico a ph acido, già precedentemente utilizzato in campo medico, che non ha bisogno di trattamenti particolari per il suo uso e che ha forti capacità rigenerative e nessun impatto ambientale; la seconda variante è un portland carbonato, con valori di ph vicini all’8. Questo secondo materiale è molto adatto per palazzi o costruzioni alla nostra latitudine, poiché essa è caratterizzata dal clima mediterraneo, che è mite.
La città del futuro, dunque, potrebbe essere costituita da edifici realizzati in cemento bio, essere esteticamente gradevole e mutevole, ed avere un’aria molto più respirabile di quella presente attualmente nelle metropoli.
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