Il 29 ottobre 1993 usciva negli Stati Uniti d’America uno dei film più belli del mondo: The Nightmare Before Christmas. Mio film preferito in assoluto, è stato anche il primo che ho visto al cinema!
In occasione dell’anniversario di questo gioiellino, ecco la recensione.
The Nightmare Before Christmas, come molti pochi di voi sapranno, non è diretto da Tim Burton, ma da Henry Selick. Il fatto che il titolo originale presenti “Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas” è perché il film è totalmente ispirato da una poesia scritta Burton del 1982, ideata dopo aver visto un negoziante togliere gli addobbi di Halloween per far spazio agli addobbi di Natale (ma si può essere più geniali?).
A quei tempi, però, Burton lavorava per la Disney, dove presentò il progetto, ma gli fu rifiutato perché troppo macabro. Certo, poi io ancora oggi non dormo se ripenso a “Taron e la pentola magica”.
Dopo aver avuto un enorme successo con Edward Mani di Forbice e Batman, Burton riprende in mano il progetto affidando la regia ad Henry Selick, e lo ripresentò alla Disney. La Disney, però, non era ancora convinta (che bolls) e si affiancò alla Touchstone Pictures. E finalmente iniziò la produzione di questo capolavoro.
La difficoltà nel creare un film del genere, interamente in stop-motion, ha fatto sì che le riprese durassero veramente tantissimo. In genere si riuscivano a creare circa 17 secondi di scena alla settimana. Per pochi secondi ci vollero almeno 24 movimenti di scena, e furono girati simultaneamente 19 set per cercare di finire le riprese abbastanza velocemente.
Ma partiamo subito con la trama!
Jack Skellington è il re delle zucche e vive nella città di Halloween dove ogni 1 novembre si comincia a preparare per l’Halloween che verrà. Jack è stanco di ripetere ogni anno le solite cose e, mentre vaga intorno alla città, si ritrova davanti agli alberi delle feste più liete: troviamo un tronco con sopra un coniglio pasquale, un tronco con sopra un tacchino, un tronco con un cuore, un tronco con un quadrifoglio, un tronco con una zucca ed un tronco con un albero di natale. Affascinato proprio da quest’ultimo albero, Jack apre la porticina messa sul tronco e si ritrova in un altro mondo, la Città del Natale. Qui vivono i folletti che, come nella città di halloween, passano ogni anno a prepararsi per il Natale. E troviamo anche Babbo Nachele (Babbo Nachele, per chi se lo fosse sempre chiesto, è frutto di un gioco di parole americano in cui Jack invece di intendere Santa Claus capisce Sandy Claws che vuol dire appunto chele, quindi in italiano è stato tradotto così!). Tornato nella sua città decide di abbandonare il progetto Halloween per cominciare il progetto Natale!
Con l’aiuto di tutti i suoi amici e prelevato Santa Claus, Jack si prepara a diventare il nostro Babbo Natale, sostituendo i doni dei bambini con macabri regali confezionati proprio da lui e i suoi cittadini. Ma la pacchia dura poco: Jack viene scoperto e preso di mira dagli agenti di Polizia di tutto il mondo, boicottando il Natale e distruggendo il sogno di Jack che cade in un cimitero e canta il suo lamento (Poor old Jack, mio pezzo preferito, just saying). Jack capisce che il suo ruolo può solo essere quello del re delle zucche e torna nella sua città per riprendersi il posto che gli spetta.
Troverete molte incongruenze nella mia trama, per esempio: dov’è Sally? Che fine ha fatto Oogie Boogie?
Sally e Oogie Boogie non sono nella poesia originale di The Nightmare Before Christmas, sono stati aggiunti per creare rispettivamente una storia d’amore con il protagonista e un cattivo. Oogie Boogie è il cattivo che più odio nella storia dei cattivi, e c’è da dire che io sono sempre per i villain. La sua figura è irritante e neanche tanto villain, ecco. Trovo più villain i poliziotti che sparano a Jack, cosa che troviamo anche nella poesia originale. Non ci sono molte altre differenze degne di nota, nella scena della sparatoria Jack nella poesia cade tra bianche tombe, mentre nel film cade tra le braccia di un angelo.
Le musiche sono ovviamente di Danny Elfman che in questo caso doppia anche le parti cantate di Jack in lingua originale. La sublime interpretazione di Renato Zero nella parte di Jack (sia battute che parti cantate) rende il tutto veramente brillante. Zero ha contribuito a rendere il personaggio, e tutta la storia, invidiabilmente bella.
Il film ha riscosso un enorme successo solo 10 anni dopo la sua uscita, ovvero nel 2003, quando The Nightmare Before Christmas è uscito in versione deluxe e la Disney ha iniziato a produrre oggetti di vario genere dedicati al film.
Insomma, neanche vi sto a dire quanto prende per me questo film perché direi che è evidente, NBC è, come detto prima, il mio film preferito in assoluto ed è la visione primaria di ogni mio Halloween e notte di Natale, anche se ovviamente lo riguardo (non tanto) spesso, ma sempre molto volentieri!
Vi chiedo, se non l’aveste ancora fatto (vergognatevi) di guardare questa perla e rimanere incantati dalla poesia che vi lascia a fine visione!
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