A Montecitorio in questi giorni è tempo di lavori in corso e dopo le pressioni e le denunce dell’Unione Europea, dopo tantissimi anni, finalmente il Governo ha deciso di prestare molta attenzione al problema delle carceri, facendolo diventare una priorità.
Per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri è stata presentata una proposta di legge firmata da Donatella Ferranti, appartenente al PD, e Enrico Costa, appartenente al Pdl. Come riporta l’onorevole Ferranti nella sua relazione non si tratta semplicemente di una scelta ma di un atto dovuto, una conseguenza dell’ennesima condanna della Corte per i Diritti Umani contro il Bel Paese, a causa dell’eccessivo sovraffollamento delle carceri. Non bisogna mai dimenticare che i detenuti, condannati a scontare la pena detentiva per il reato commesso, sono pur sempre degli esseri umani e in quanto tali vanno riconosciuti SEMPRE i diritti inviolabili propri di ogni essere umano.
Tutto perfetto, troppo bello, infatti, il Gatto e la Volpe(Pd e Pdl) hanno delegato il Governo di introdurre “la sospensione del procedimento con messa alla prova“. Ecco cosa prevede questo nuovo ordinamento: l’imputato, grazie all’introduzione di questo nuovo provvedimento, può avvalersi del diritto di chiedere la sospensione del giudizio presentando un “Piano di riabilitazione” da scontare presso strutture sociali, facendo qualche lavoro socialmente utile o ai domiciliari. Questo servizio, in pratica, sostituisce la pena prevista per il reato commesso.
Sovraffollamento delle carceri: non è così che si risolve il problema!. Il nuovo ordinamento è previsto per tutte quelle persone che hanno commesso un reato punibile da 0 a 6 anni di reclusione, quindi capite che non stiamo parlando di ladri di polli o di caramelle ma di reati gravi. Facciamo alcuni esempi di reati punibili fino a 6 anni di reclusione: rissa aggravata, percosse, incendio colposo, lesione personale, incesto, fabbricazione o detenzione di materiale esplosivo, istigazione al suicidio, maltrattamenti contro familiari o conviventi, abbandono di minori o persone incapaci, omissione di soccorso, evasione, lo STALKING e ancora una serie di reati tributari. Per tutte queste persone il carcere sarà un miraggio. Ma le sorprese non finiscono qua, UDITE UDITE la proposta di legge non prevede l’estinzione della pena ma bensì l’estinzione del reato, per meglio comprenderci dopo il periodo di messa alla prova il reato non è mai stato compiuto e la fedina penale rimarrà pulita.
Sovraffollamento delle carceri: per risolvere questo problema è necessario rinunciare alla giustizia. Ma ne vale la pena? A mio avviso bisogna proporre qualcosa di diverso, qualcosa che si avvicina il più possibile alla realtà, perché rileggendo di nuovo il contenuto di questa proposta di legge ho capito che è davvero una CAZZATA enorme. I detenuti presenti nelle nostre carceri sono persone che devono scontare la situazione di carcere preventivo, che spesso vengono assolti, e tossicodipendenti, persone che a mio avviso anziché stare dietro le sbarre bisognerebbe inserirli in programmi di recupero, curarli, fargli riscoprire la bellezza della vita e introdurli nel mondo del lavoro. Invece, se questa proposta di legge verrà approvata l’Italia sarà privata dell’unica cosa che ancora resiste, anche se a malapena, la GIUSTIZIA.
E come se il Governo ti autorizzasse a commettere il reato di stalking, oppure EVADI ma “FALLO SENZA ESAGERARE, non superare i sei anni di reclusione altrimenti non rientri nel nuovo provvedimento”. Sull’altra sponda troviamo i “buoni cittadini” capitanati da un’ideale di Giustizia, che per portare avanti questo ideale sono scontenti e con le tasche vuote ma soprattutto derisi da chi evade e resta impunito. Non è così che si risolve il problema del sovraffollamento delle carceri.
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