PIA , la compagnia aerea di bandiera del Pakistan, “culla” una passeggera che non si sveglia all’atterraggio e finisce per tornare all’aeroporto di partenza.
Vola PIA…il relax è tanto che la passeggera non si sveglia una volta l’aereo arrivato a destinazione.
Volare, oramai è un’attività che offre non poche sorprese tra colpi di scena che, pur facendo sorridere, lasciano quanto meno sconcertati e storie al limite del surreale che lasciano invece decisamente sbigottiti.
Lo sconcerto è tanto quando si pensa ai genitori che, a causa di un passaporto scaduto e per non perdersi la vacanza, non hanno esitato a abbandonare la figlia di due anni all’aeroporto lasciandola in attesa di una nonna che venisse a recuperarla.
Ci sono poi vicende che, se non fosse per la sicurezza e l’affidabilità dei controlli che sono stati messi in discussione, avrebbero pure suscitato solo ilarità.
È il caso del ragazzino di Manchester, in cerca di “evasione”che senza biglietto né documenti si è intrufolato su un volo low cost ed è arrivato indisturbato a Roma o di un altro britannico, il surfista che partito dall’aeroporto londinese di Stansted per raggiungere Biarritz e i suoi allenamenti di surf si è ritrovato ad atterrare in Svezia.
Mancanza di attenzione ai controlli, alla partenza….
Di questa settimana invece la storia di poca attenzione all’arrivo e della donna francese, che addormentatasi in volo, non si è svegliata dopo l’atterraggio ed è tornata da dove era partita.
Che ci si possa addormentare in volo, può anche capitare.
Certo non sempre è così confortevole data l’esiguità degli spazi della classe economica, che si sono ridotti, lustro dopo lustro, ma in ogni caso è quando é successo alla francese Christine Ahmed che a bordo di un aereo della compagnia pakistana PIA si è addormentata.
La donna decollata con il volo della PIA da Lahore per Parigi, non si è però svegliata al suo arrivo nella capitale francese, e ha continuato a dormire, a quanto pare indisturbata.
Due ore di sosta per l’aereo della PIA a Parigi che è poi ripartito per Lahore senza che il personale di bordo, dopo che tutti i passeggeri erano scesi, si fosse accorto della presenza della donna ancora a bordo.
Che dire poi degli addetti alle pulizie?
Possibile che ripulendo, pure sommariamente, non si siano accorti della sua esistenza?
Addormentati pure loro?
La donna si è ritrovata con sua grande sorpresa di nuovo a Lahore, dopo 18 ore e 12.000 miglia percorse.
Forse qualche dubbio lo avrà avuto anche lei durante il volo di ritorno, guardando l’orologio, scoprendo nuovi volti, nuovi passeggeri accanto a lei e il personale di bordo completamente cambiato.
La donna però, a quanto riferito dal porta parola della PIA, non si è manifestata con il personale dell’aereo durante il volo di ritorno per rendere nota l’assurdità della situazione.
Arrivata a Lahore poi Christine Ahmed ha dovuto contrastare prima con i servizi di immigrazione pachistani e poi comprarsi un nuovo biglietto (e senza sconti) per ripartirsene in Francia.
Ha volato mercoledì su un volo di un’altra compagnia dato che la PIA non assicurava nessun volo quel giorno e come già detto pagando di nuovo il biglietto per intero perché “scendere dall’aereo è responsabilità del viaggiatore” e la PIA era ben decisa a non intervenire e farsi carico della spesa fuori programma.
La compagnia aerea ha comunque aperto un’inchiesta per cercar di appurare come tutto ciò sia potuto accadere.
Quello che forse dovrebbe fare è anche cambiare qualcuna delle sue pubblicità…. ….soprattutto quella che fa reclame all’ esperienza della PIA….
Assolutamente divertente!
Qualche dubbio sul “look after”….
Certo però, non si può negare che l’esperienza é ben, come si può leggere a fianco dell’immagine, unforgettable, proprio indimenticabile, come promesso.
Da scommetterci che Christine Ahmed non la dimenticherà tanto facilmente!
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