Arriveranno presto i nuovi smile per Facebook, al via lo studio da parte di un importante illustratore di fama mondiale per rendere gli smile più universali, espressivi ed intuitivi.
La mission affidata a Matt Jones è di tutto rispetto: reinventare gli smile o, se preferite, le faccine che ormai tutti noi usiamo su Facebook e, più in generale, in tutto il panorama informatico a partire dai social network (ricordate lo smiley di Monti su Twitter?), fino ai cellulari ma anche nella comunicazione più analogica, sulla carta.
Chi è Matt Jones? Nel suo campo è una celebrità con un curriculum di tutto rispetto: ha lavorato a diversi progetti Pixar tra cui progetti ancora in corso come il nuovo capitolo dei Monster & Co. in uscita nel 2015 ed un progetto ancora senza nome, di cui si conosce solo l’ambientazione, la mente di un bambina.
La collaborazione Jones – Facebook è a titolo personale tra l’artista ed il social network e non coinvolge la Pixar ma, come fanno notare molti esperti, il marketing passa anche tramite queste cose ed il blasone della casa di animazione è grande e troppo importante per non prenderlo in considerazione e lasciarlo fuori dalla porta nell’analisi della collaborazione.
Secondo l’illustratore: “le icone che si vedono in giro per Facebook sono piuttosto blande“. Il suo scopo è di reinventare gli smile che devono, in pochi tratti, essere immediatamente comprensibili, facilmente decifrabili ed universalmente riconosciuti. Per quanto possa sembrare un compito banale, le faccine sono diventate un importantissimo strumento di comunicazione, in grado di trasformare completamente il significato di una frase, imprimendogli maggiore significatività o ribadendone un concetto.
Prima di cominciare ad illustrare, Jones ha cominciato uno studio approfondito assieme a Dacher Keltner, professore di psicologia all’università di Berkeley, sull’antropologia delle reazioni umane. La base di partenza è stata il libro di Darwin circa le similitudini espressive tra umani ed animali, scritto immediatamente dopo il celebre Origine della Specie.
Consci del fatto che il libro sia datato, i due hanno ammesso che al momento, la specie umana ed in particolar modo gli statunitensi, esprime le emozioni in modi molto più complessi ed ampiezza di movimenti, rendendoli ancor più facilmente distinguibili ed espressivi.
Poco dopo lo studio, Jones ha cominciato a fare dei bozzetti preliminari e, secondo Keltner “c’è molta espressività, Matti disegna le espressioni con linee semplici. Che funzionano ottimamente” mentre Jones aggiunge: “Se riusciremo ad ottenere un linguaggio grafico universale, l’operazione sarà un successo. Dobbiamo ottenere una leggibilità istantanea della grafica, come avviene nei cartoni animati”.
Altro campo di studio sarà il colore da dare agli smile,solitamente gialle. L’intenzione di utilizzare il blu Facebook, potrebbe portare ad avere faccine troppo fredde e, sebbene ben disegnate, impersonali e difficilmente gradevoli agli utenti. Ultima idea, sarà quella di studiare la tridimensionalità degli smile facendo grande attenzione anche all’angolo con cui verranno mostrate all’utente.
Insomma, sarà un lavoro di grande prestigio per uno strumento così semplice e di comune utilizzo e non chiamatele più faccine perché dietro, sembra esserci un enorme lavoro antropologico.
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