Manifestazione a sostegno di Aurore Martin militante indipendentista basca
Dopo l’arresto la scorsa settimana di Aurore Martin e la sua estradizione in Spagna, che hanno suscitato grande scalpore in Francia, sabato 10 novembre più di 15. 000 manifestanti, secondo gli organizzatori, si sono riuniti e hanno marciato nelle strade di Bayonne.
Una manifestazione pacifica per denunziare l’esecuzione del mandato d’arresto europeo della Martin e difendere i diritti dei prigionieri baschi in Spagna.
Aurore Martin, francese, 33 anni, militante del partito politico radicale indipendentista Batasuna dal 2004 (dopo un’incarcerazione vissuta come “un’ingiustizia” l’anno precedente) è stata arrestata in Francia più di una settimana fa il 1 novembre a seguito di un normale controllo stradale nei pressi di Pau nei Pirenei.
La giovane donna colpita da un mandato europeo per aver partecipato nel 2009, in Spagna, a riunioni pubbliche legate al Batasuna, partito dichiarato illegale in questo paese ma non in Francia, è stata rapidamente estradata al di là dei Pirenei e quindi incarcerata a Madrid.
Il partito Batasuna, autorizzato in Francia é, infatti, invece considerato dagli spagnoli un’organizzazione terrorista dal 2003 e Aurore Martin rischia ora 12 anni di prigione.
Aurore Martin è la prima francese che sia mai stata consegnata alla Spagna e la sua estradizione ha sollevato interrogazioni e polemiche.
In reazione a quest’arresto il movimento Batasuna ha tenuto la scorsa settimana una conferenza stampa a Bayonne accusando in maniera diretta il ministro dell’interno Manuel Valls, ricordando come questo mandato contro la Martin esistesse fin dal 2010 e nessuno fino ad ora l’avesse applicato e come Valls avesse in pratica rotto un tacito accordo.
“Sarkozy et Guéant ne l’ont pas appliqué, le parti socialiste au pouvoir l’a appliqué” “Sarkozy et Gueant (precedente ministro dell’interno) non l’hanno applicato , lo ha fatto il partito socialista al potere” ha dichiarato Jean-François Lefort, membro del Batasuna.
Il ministro Valls in un’intervista rilasciata a El Pais ha dichiarato che si sarebbe battuto con fermezza contro l’ETA.
Amici e persone vicine alla Martin hanno denunziato la strategia repressiva dello Stato francese, “nonostante il processo di pace”mentre la federazione d’Europe Ecologie-les Verts dei Pirenei Atlantici ha parlato di “vergogna”, e il partito comunista di questo dipartimento si è detto “scioccato” per il metodo utilizzato.
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