I Mondiali di calcio sono uno degli eventi sportivi più seguiti al Mondo, che unisce intere nazioni anche in tempi di guerra, 90 minuti in cui problemi come la fame, la sete e le malattie passano in secondo piano. Naturalmente, non è tutt’oro quel che luccica, infatti i Mondiali in Brasile 2014 sono accompagnati da numerose proteste e scontri, ma la popolazione cosa ne pensa?
Mondiali in Brasile 2014. Prima ancora di cominciare, i mondiali di cacio sono stati al centro delle polemiche per il ritardo nella consegna degli stadi, la sicurezza, i trasporti, il clima insopportabile e anche per la regola “salva-Francia” ideata ad hoc. Ogni quattro anni, per circa trenta giorni, gli occhi di tutto il mondo sono puntati su una singola Nazione e quindi la nazione ospitante cerca di mettere in mostra il meglio per una questione di vanto, di orgoglio, di capacità, per attirare i turisti e anche per provocare invidia.
Mondiali in Brasile 2014. Dietro a questo fantastico evento, si celano anni di preparazione. In Brasile la situazione è la seguente: da una parte c’è chi crede che l’evento calcistico sia un evento sociale molto utile e uno strumento per dar visibilità al Paese, con una visibilità a livello globale. Dall’altra c’è chi non vede di buon occhio i provvedimenti adottati dalle istituzioni, e sono i poveri, una buona parte dei lavoratori, insomma la maggior parte del popolo. Ciò che viene maggiormente criticato sono le spese eccessive e disumane, il disinteresse fino a quel momento delle autorità, la scelta di ripulire le favelas solo in occasione dei mondiali, migliaia di famiglie sfrattate per far posto a stadi, strade e per motivi di sicurezza.
Mondiali in Brasile 2014. La cifra per organizzare l’intero evento ha superato i 14 miliardi di dollari, quasi un record; se questo è quasi un record quello di disputare le partite in 12 impianti diversi è un vero e proprio record. Tra questi c’è lo stadio Manaus, uno stadio 43.710 posti, costruito in mezzo alla foresta amazzonica in un città dove l’affluenza di pubblico allo stadio è molto bassa, quindi lo stadio Manaus diventerà un’eredità inutilizzata e mal gestita di questa competizione. Ciò non ha fatto che surriscaldare ancora di più gli animi e inasprire le proteste, perchè innanzitutto è uno spreco di denaro esagerato perchè questi soldi potevano essere utilizzati per risolvere altri problemi e poi perchè per permettere la costruzione di questi impianti ” è aumentato il costo della vita” come ad esempio il prezzo dei biglietti dei trasporti pubblici è stato aumentato di 20 centesimi.
Mondiali in Brasile 2014. Per strada c’è di discute del fatto che la capitale, Brasilia, non ospiterà nemmeno una delle partite più importanti della manifestazione dato che la partita inaugurale, Brasile-Croazia, si giocherà a San Paolo mentre la finale a Rio de Janeiro nel tempio del calcio, lo stadio Maracanà. Per strada, però, c’è soprattutto chi discute del fatto che sono morti diversi operai nei cantieri durante la realizzazione delle varie opere, della malasanità e di tutti i problemi che questa comporta come mesi e mesi di attesa per una visita, stipendi dei dottori ai limiti del minimo, carenza di medicinali, mancanza di strutture giustamente equipaggiate, una linea ferroviaria quasi inesistente, le guerre fra gang rivali, il consumo di droga, un processo di “trasformazione sociale” da portare a termine e così via quasi fino all’infinito.
Mondiali in Brasile 2014. I problemi non finiscono qua, perchè pur avendo speso 14 miliardi di dollari, i “bug” relativi a questa competizione mondiale sono innumerevoli. In Brasile non esiste un laboratorio antidoping ma i problemi che maggiormente preoccupano i calciatori e i tifosi sono i trasporti e il clima. Ogni squadra, solo nel girone eliminatorio, dovrà affrontare una media di 4.500 chilometri di distanza e stessa sorte toccherà anche ai tifosi che affronteranno anche sbalzi di temperatura di 10/15 gradi. Gli aeroporti in Brasile non sono ben modernizzati, sicuramente, infatti, ci saranno gravi problemi legati al traffico aereo, in più c’è il rischio che i calciatori passano più tempo in viaggio che nei campi di allenamento.
Mondiali in Brasile 2014. Non meno è importante è il problema legato al clima, infatti la nostra nazionale per due volte si ritroverà a giocare alle ore 13:00 quando cioè ci saranno quasi 30° e un’umidità quasi del 90%. Per questo motivo, la Fifa sta prendendo in considerazione la proposta avanzata da Prandelli di consentire dei time-out durante lo svolgimento della partita. L’ultimo problema, ma solo per ordine, è quello della sicurezza, infatti il numero di militari utilizzato ogni giorno sarà più 4000 e a questi si aggiungeranno altri 1400 uomini in borghese, in ogni città, allo scopo di evitare di assistere a manifestazioni e disagi come avvenuto per la Confederations Cup che si è giocata l’anno scorso.
E’ vero si che quest’anno il Brasile sarà il teatro di uno degli eventi più seguiti dai tifosi e non solo di tutto il mondo, ma ciò che c’è dietro le quinte è sconcertante, ma tutta quest’attenzione mediatica dopo il 13 Luglio e sul Brasile calerà di nuovo il sipario.
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