L’ ex-presidente Sarkozy sotto inchiesta, nel caso Bettencourt, per circonvenzione di incapace
L’ ex-presidente e la République irréprochable…sono così irreprensibili?
Scandali, uno dopo l’altro, che riempiono le prime pagine della cronaca francese.
Scandali che, uno dopo l’altro, toccano rappresentanti della vita politica francese.
Inchieste giudiziarie che dovranno seguire il loro corso e stabilire se c’è colpevolezza.
Inchieste giudiziarie che mettono comunque in discussione, l’irreprensibilità della République irréprochable con accuse che hanno toccato vita privata e soprattutto pubblica … La Repubblica francese offre un’immagine quanto mai offuscata, trouble, in questo momento.
Nel giro di questa settimana, in prima pagina si passa dalle dimissioni del ministro socialista del bilancio alla messa sotto inchiesta dell’ ex-presidente Sarkozy, per una storia non certo nuova, ma che sembrava poter essere chiusa.
Le audizioni dell’ex- presidente
La seconda volta che l’ ex-presidente Sarkozy è ascoltato dai magistrati di Bordeaux, la prima in autunno nei panni di temoin assisté, un testimone informato dei fatti, ma ieri la sua posizione è evoluta e cambiata e l’ ex-presidente è stato messo sotto inchiesta per circonvenzione di incapace nei confronti della miliardaria Liliane Bettencourt, erede della fortuna dell’Oreal.
Confrontato con quattro impiegati della maison Bettencourt, l’ex-maggiordomo, un’infermiera e altri due domestici: i quattro affermano che l’ ex-presidente si è recato più di una volta nella dimora della “ereditiera dell’Oreal” per incontrare l’anziana signora, affetta da Alzahimer, una versione che contrasta con la dichiarazione dell’ ex-presidente Sarkozy , secondo il quale si sarebbe recato un’unica volta nella dimora dei Bettencourt e solo per incontrare monsieur André, il marito di Liliane, deceduto in 2007.
Visite non di cortesia, secondo gli impiegati della maison, ma con l’intento di procurarsi fondi (chiaramente neri perché le sovvenzioni di un privato a un partito non possono superare i 7500 euro all’anno) per finanziare la campagna elettorale presidenziale del 2007.
Al termine del confronto l’ ex-presidente francese è stato formalmente indagato dal tribunale di Bordeaux per questo caso che dal 2011 a oggi ha visto 17 persone finite sotto inchiesta.
Reazioni sul caso dell’ ex-presidente
Mentre l’Eliseo si rifiuta di commentare, la sinistra si rallegra dell’indipendenza dei giudici, attraverso la voce del primo segretario PS Harlem Désir. Il segretario giudica “insopportabile” di “mettere in causa la rettitudine e l’indipendenza dei giudici” e di lasciar sottintendere che la giustizia non faccia il suo lavoro nel dossier Bettencourt-Sarkozy e mette in guardia la destra contro ogni possibile “pressione”sulla giustizia.
La destra dal canto suo parla di “accanimento” nei confronti dell’ ex-presidente, sospetta una possibile rivalsa da parte dei giudici d’istruzione che Sarkozy aveva cercato di eliminare e anche di complotto nei confronti dell’ ex-presidente che a quanto pare dopo aver annunciato la sua uscita dalla scena politica all’indomani della sua sconfitta elettorale sarebbe pronto a scendere di nuovo in campo.
In un momento in cui la popolarità dell’attuale presidente Hollande è ai minimi storici e che un buon numero di francesi sarebbe favorevole a un ritorno di Sarkozy, paladino dell’UMP, questo attacco nei confronti dell’ ex-presidente è visto come una manovra per mettergli i bastoni tra le ruote.
Sarkozy potrebbe rischiare cinque anni d’ineleggibilità e perdere l’occasione delle future presidenziali del 2017 e in ogni caso il sospetto di circonvenzione d’incapace nei confronti di un’anziana signora non sarebbe certo la migliore pubblicità per un’ipotetica campagna presidenziale.
Vecchie o giovani, curate o senza maquillage le rappresentanti femminili possono avere un peso non indifferente nelle campagne presidenziali, ancor prima che queste abbiano inizio…dal caso Sofitel a quello Oreal ci ricordano il rischio corso o che si può correre, con il risultato di aver bene di che strapparsi i capelli!
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