Il tanto amato e odiato Inno di Mameli, inno della Repubblica italiana, sarà insegnato nelle scuole. Inoltre, il 17 marzo diventa “Giornata dell’Unità nazionale”.
Proprio così, è stato approvato in via definitiva anche dal Senato il disegno di legge per insegnare l’Inno di Mameli nelle scuole. Mancava solo l’approvazione del Senato perché la Camera aveva dato il suo consenso già a giugno. La votazione si è così ripartita: 208 i sì, 14 i no, 2 astenuti. L’insegnamento dell’Inno di Mameli (“Il canto degli Italiani”) nelle scuole ha avuto il consenso di tutti i gruppi, tranne quello della Lega, che la ritiene una “legge di stampo fascista”.
Le motivazioni della Lega contro l’Inno di Mameli
Ecco le parole di Davide Cavallotto, deputato della Lega: “La Lega ha votato contro una legge di stampo fascista che obbliga i bambini a imparare un inno che parla di schiavi e di chiome tagliate“. Poi aggiunge: “Saremo pronti a cantare l’inno italico solo dopo che i nostri popoli avranno pari dignità. Fino a quando non verranno rispettate le nostre lingue, come il piemontese e il veneto, e riconosciute dallo Stato centrale non ci potrà essere rispetto per coloro che opprimono la libertà di popoli con millenni di storia“.
Cosa prevede il disegno di legge riguardante l’Inno di Mameli
Titolo del disegno di legge: “Norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di cittadinanza e costituzione e sull’insegnamento dell’Inno di Mameli nelle scuole”
Questo disegno di legge è nato dall’unificazione delle proposte di Paola Fassinetti (Pdl) e Maria Coscia (Pd) e prevede:
- l’insegnamento dell’Inno di Mameli (l’Inno d’Italia se eventualmente quello di Mameli non fosse più l’inno ufficiale della Repubblica italiana). L’insegnamento sarà effettuato nelle scuole di ogni ordine e grado, dalle primarie alle superiori;
- il 17 marzo sarà celebrata la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”
Perchè il 17 marzo? Cosa succederà?
Il 17 marzo 1861 è la data della proclamazione dell’Unità d’Italia a Torino. Rimarrà comunque un giorno lavorativo, ma saranno previsti riflessioni e approfondimenti sul tema dell’Unità d’Italia.
Cosa ne pensate voi dell’insegnamento obbligatorio dell’Inno di Mameli?
Una cosa è certa: le nuove generazioni di calciatori non si troveranno impreparati quando dovranno cantare l’Inno d’Italia!
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