Qualche giorno fa mi sono imbattuta in una pubblicità alquanto strana: puoi rintracciare la persona che ti passa accanto con un semplice click sul tuo smartphone. Come, mi sono chiesta subito.
In un mondo in cui centinaia di uomini perfetti mi passano davanti ogni giorno, dando vita a simpatici siparietti del mio cervello che ci vede già felicemente sposati con figli, mi sono subito incuriosita e ho scoperto così happn, una nuova frontiera di incontri online.
Cos’è Happn e, soprattutto, come funziona?
E’ molto semplice: connettendosi tramite il profilo Facebook (che nei termini d’utilizzo assicura che nulla sarà depositato sul proprio profilo e nessuno della chat scoprirà la tua pagina) e attivando il localizzatore gps, automaticamente ti apparirà il profilo della persona che ha rubato il tuo cuore. Ovviamente anche questa persona deve avere l’app, ma non preoccupatevi, essendo appena arrivata in Italia ci sarà del tempo prima che tutti provino ad utilizzare, almeno per curiosità, questo tipo di applicazione.
Io l’ho provata per una settimana, in totale anonimato, e voglio raccontarvi come mi ci sono trovata!
Aprendo la chat per la prima volta hai la possibilità di inserire una o più foto sul profilo, raccontare che lavoro o che studi fai ed indicare gli interessi che possono portare la persona giusta a riconoscerti ed attaccare bottone! Ogni qual volta una persona ti passa davanti, ti arriva una comunicazione e tu puoi decidere se farti avanti subito mandandogli un “charm”, oppure mipiacciare il suo profilo in totale anonimato.
Solo se anche quella persona ti invierà un charm o un like anonimo, potrete cominciare ad inviarvi messaggi, conoscervi meglio e magari incontrarvi per un caffè.
Mi hanno contattato vari personaggi tutti estremamente diversi da loro, (non solo ho omesso i loro nomi, ho anche inventato delle iniziali a caso, ovviamente per un fattore di privacy) e ve ne presento tre:
Ho trovato T., 30 anni, un ottimo lavoro in banca, ama la palestra e gli aperitivi, sorseggia spesso un bicchiere di vino bianco e si crede Dio sceso in terra. Gli dico che purtroppo sto partendo per un meeting di lavoro a Dubai e che quindi ci sentiremo al mio ritorno. Credo mi abbia incrociata di nuovo, ma non ha voluto disturbarmi. Mi dispiace!
Poi è stata la volta di M., anche lui 30 anni, anche lui palestrato, anche lui un ottimo lavoro in banca.
Mi racconta dei suoi hobby, di come gli piace passare le serate in discoteca e di come ama farsi i selfie in palestra. Dopo avergli raccontato dei miei hobby ed aver capito che devo essere veramente una persona triste, mi ha gentilmente mollata con una scusa. La prima semi-friendzone della mia vita, con uno beccato in chat e che neanche conosco.
Infine è stato il turno di G., lui di anni ne ha 27. Lavora in un negozio d’abbigliamento, è bello come il sole e non ho idea di come non possa essermi accorta della sua presenza quando evidentemente gli sono passata di fianco. G., sicuramente, sarebbe stato uno dei potenziali uomini della mia vita. Solo che probabilmente lo pensa anche la sua fidanzata storica, e quindi ho dovuto abbandonare l’idea dei fiori d’arancio, figli belli come lui e vecchiaia insieme in una villetta in campagna. Però non si fa così, caro G., potevamo essere felici.
Dopo aver fatto la prova ed incontrato persone veramente piacevoli con cui chiaccherare e vari casi umani di cui non vi parlerò, posso dire che Happn di base è una cosa davvero carina, che ti permette di poter conoscere persone che hai di fianco mentre fai la spesa, sei al semaforo o sul tram. Persone che magari non calcoleresti nemmeno e che potrebbero rivelarsi piacevoli. Come accennato prima, l’app (di origine francese) è appena arrivata in Italia e non ancora tutti ne sono a conoscenza.
Ho raccontato la storia dell’app alla mia amica Maddalena che, sentendo un po’ di queste storie, ha deciso di provarla con i suoi occhi e spero possa portare Happn in giro per Roma.
Tra poco l’Italia sarà invasa da charm e cuoricini vari, tutto grazie a me a Maddalena.
Scherzi a parte, dove la tecnologia ha messo un palo sulle relazioni quotidiane, diventando diffidenti davanti a un semplice “ciao” detto in mezzo alla strada, trovo che questo sia un ottimo inizio per tornare un po’ alla normalità!
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