Nella campagna foggiana di Castelnuovo della Daunia, nella località di Finocchito, è stato trovato il cadavere di una donna in stato di saponificazione avanzata. Il corpo si trovava in una cisterna di acqua interrata profonda oltre 2 metri e la donna aveva i piedi legati: stando a quanto ha fin’ora comunicato l’ispezione cadaverica, il corpo potrebbe essere rimasto nel pozzo addirittura per qualche mese fino a che non è stato tirato fuori dalla cisterna dagli uomini del nucleo Speleo-alpino-fluviale di Foggia. Difficile ricostruire l’identità della donna, visto l’avanzato stato di decomposizione, ma ad una prima analisi pare che potesse avere all’incirca 40 anni.
Il corpo è stato scoperto per caso da un agricoltore che ha notato il cadavere che galleggiava nella cisterna due giorni fa, lo scorso 24 dicembre, ma la notizia è stata diffusa solo oggi.
Sono immediatamente partite le indagini condotte dai carabinieri coordinati dalla Procura di Lucera per ricostruire l’intera vicenda e soprattutto per scoprire l’identità della vittima e tutti i dettagli possibili per risalire poi a chi può aver compiuto un crimine così atroce. Per quanto riguarda le cause della morte, sul corpo non sono stati per ora trovati segni particolari, per cui le ipotesi sulla vicenda non parlano di morte violenta. Il pm che coordina le indagini ha pertanto chiesto subito ai vigili del fuoco di svuotare la cisterna sperando di ricavare qualche elemento utile per l’identificazione. I carabinieri stanno scandagliando la lista delle persone scomparse alla ricerca di qualche indizio o corrispondenza.
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