Facebook è stato nel tempo responsabile di tanti divorzi, ma ora un nuovo studio sembra riabilitare il social network
Facebook fa bene all’amoreFacebook al centro di un nuovo studio condotto alla Western Illinois University: renderebbe più solidi e romantici i rapporti di coppia
Facebook è sempre stato al centro di numerose critiche, nonché di innumerevoli storie di tradimenti scoperti tramite il social network: quante volte le cronache di costume si sono occupate di storie più o meno stravaganti che venivano portate alla luce dall’incauta pubblicazione sul popolare strumento ideato da Mark Zuckerberg?
Allora facebook è stato spesso additato come il divoratore di privacy, violatore dell’intimità (anche nel caso che questa servisse a coprire qualche inganno relazionale), ma ora un nuovo studio condotto alla Western Illinois University vuole invece dimostrare il lato buono di facebook, mostrando come questo possa contribuire a rafforzare le unione, donando anche un tocco di cibernetico romanticismo.
Eppure un anno fa la stessa università si era occupata di Facebook e del suo “lato oscuro“, proprio tramite lo stesso autore (Christopher Carpenter) della ricerca che uscirà a breve e che oggi parrebbe aver cambiato idea (o comunque aver preso in considerazione altri aspetti della questione).
Lo studio non lo troverete nel sito dell’Università, perché è di prossima pubblicazione ed uscirà il prossimo luglio, ma il dottor Carpenter illustra ai media delle anticipazioni sui risultati:
“Chi pubblica molte foto di coppia e tagga regolarmente il partner negli aggiornamenti di Facebook tende ad avere relazioni sentimentali più profonde e romantiche perché si tende ad assorbire più similitudini col partner e ci si sente così più legati e completi, secondo il modello psicologico di espansione del sé. La volontà di crescere è la motivazione fondamentale per questo modello, si tratta di una necessità di espandere il proprio sé che deriva dallo scambio col partner nelle relazioni sentimentali. I social network sono un modo solido e concreto di farlo. Sarebbe inoltre molto complicato osservare le dinamiche dei rapporti di coppia dal vivo, invece Facebook offre una panoramica unica su molti aspetti dei rapporti, anche quando questi sono terminati da tempo perché restano tracce nei nostri profili.
Risulta utilissimo per fare osservazioni nel tempo”
A quanto pare lo studioso, nel giro di un anno, ha cambiato radicalmente idea sul social network, oppure sono semplicemente i suoi studi ad aver dato risultati (solo apparentemente) contrastanti: probabilmente c’è anche uno sviluppo nel modo di interagire con questi “nuovi” strumenti della socialità e il sistema delle relazioni sociali sta “prendendo le misure” di questi strumenti. Nel bene e nel male.
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