Il No del Parlamento di Cipro al prelievo forzoso dai conti correnti per ottenere la liquidità necessaria a fornire alla UE le garanzie per un Piano di salvataggio da 10 miliardi di Euro continua ad avere risvolti in tutto il continente.
Cipro sta cercando l’aiuto della Russia. Una parte consistente della liquidità presente nelle banche dell’isola infatti proviene da investitori e banche del paese ex sovietico.
Prelievo forzoso: dopo Cipro anche la Spagna a rischio
Non solo Cipro tuttavia corre seri rischi. Sulla scorta di quanto ipotizzato, ma poi non approvato a Cipro la Spagna ha cambiato una norma della propria Costituzione in modo da autorizzare, forse in un futuro non troppo lontano, un possibile prelievo forzoso dai conti correnti dei cittadini iberici.
Il Ministro delle Finanze spagnolo Luis De Guindos ha ribadito che i conti con importi inferiori a 100.000 euro sono “scari e inviolabili”, ma sopra tale soglia è da oggi possibile applicare una tassazione ai depositi bancari. Naturale immaginare che la tassa, applicabile una tantum alle banche, si riverserebbe poi in aumenti di commissioni o comunque altre spese per i correntisti.
Ipotesi di prelievo forzoso dai conti tuttavia non si limitano al solo Vecchio Continente. Una norma simile sarebbe infatti allo studio persino del governo neozelandese.
Nel frattempo nubi fosche si addensano all’orizzonte per un’altra giovane nazione europea, la Slovenia. Vista fino a poco tempo fa come una delle economie più fiorenti d’Europa anche il paese slavo ha fatto registrare nell’ultimo anno un crollo del PIL (-2,3%) oltre ad altri dati economici nettamente negativi. Il governo della premier Alenka Bratusek, che può contare su una risicatissima maggioranza, potrebbe essere presto costretto a chiedere aiuti all’Unione Eropea.
Il vero pericolo per l’Eurozona resta tuttavia, almeno a quanto afferma il Ministro delle Finanze svedese Anders Borg, l’Italia. Secondo Borg sarebbe invece da ridimensionare il “pericolo contagio” di Cipro sulla zona Euro, dato lo scarso “peso” economico dell’isola nello scacchiere continentale. La situazione di Cipro, a differenza di quella italiana, sarebbe sostanzialmente paragonabile a quella di altre nazioni in difficoltà come Islanda e Lettonia.