Sembra ieri. Scrivere il primo articolo che trattasse di Cinquanta Sfumature di Grigio, il bestseller più letto e venduto degli ultimi anni, un po’ mi spaventava. E sembra ieri l’uscita della data più attesa dal mondo: 12 febbraio 2015, il giorno in cui questo libro sarebbe diventato un film. Da quel giorno ne abbiamo attraversate tante, dalla scelta di dubbia importanza del regista, dalla produzione partita in ritardo, dall’improvviso cambio di attore protagonista, fino alle prime immagini di questo film che, lo ammetto, iniziava ad incuriosire anche me. Finalmente quel giorno è arrivato, Cinquanta Sfumature di Grigio è realta.
Quindi, solo per voi, ecco la recensione di Cinquanta Sfumature di Grigio, un film del 2015 diretto da Sam Taylor-Johnson, basato sul besteller di E.L. James, con protagonisti Jamie Dornan e Dakota Johnson.
Anastasia Steele è una giovane laureanda in letteratura, timida ed introversa, che un giorno si troverà ad intervistare Christian Grey, il ventisettenne più ricco tra i giovani imprenditori, che ha creato un suo impero e all’apparenza sembra solo un ricco e bellissimo ragazzo. Da quell’intervista comincerà un’assidua frequentazione, ma Anastasia non sa che Christian ha in realtà un’anima oscura, fatta di perversione e di misteriose 50 sfumature di depressione.
Una mattina la signora E.L. James si sveglia e decide di scrivere una fanfiction erotica su Twilight.
E fin qui, nulla di strano. La stessa mattina, da un’altra parte, una donna si sveglia e decide di voler fare la regista. E, anche qui, nulla di strano. Strano diventa quando le due persone si incontrano.
La prima è diventata famosa grazie a questa fanfiction, divenuto il bestseller più venduto, letto, scaricato del Mondo intero. La seconda ha diretto un film di dubbia bellezza su John Lennon.
Io ho letto tutta la trilogia, ero curiosa di sapere perché tutte queste donne volessero un uomo come Christian Grey, volevo sapere cosa facesse di così strano. Ho letto tutti e tre i libri, e sono rimasta sconvolta, non piacevolmente. Sapevo già, leggendo il libro, che i risultati delle vendite sarebbero sfociate in una produzione cinematografica, era evidente. Sapevo anche che se fosse stato esattamente come il libro, l’avrei trovato brutto come pochi film (e di film brutti ne ho visti). Quando è stato fatto il nome di Sam Taylor-Johnson, ho capito che qualsiasi cosa avesse fatto, non sarebbe stata piacevole. Non mi sarei mai aspettata, però, un film più inutile del libro. Ebbene sì, metà libro è stato disintegrato, le parti in qualche modo più “interessanti”, sono state cancellate, e non parlo solo delle scene erotiche. Il film dura all’incirca due ore e volano, ma non per l’interesse, ma perché non succede assolutamente nulla. La regista aveva annunciato niente nudi frontali per Dornan, e per carità va bene, ma trovo che togliere le scene per cui il libro è stato scritto, per cui la donna media ha sognato questo fantomatico Grey che parrebbe, agli occhi delle donne (la maggior parte) un moderno principe azzurro (…), sia stata una scelta poco azzardata.
Le scene erotiche presenti nel film sono nulle, niente che non abbia mostrato anche Federico Moccia, si parla di un moderno Scusa Ma Ti Chiamo Amore con qualche frustata assolutamente visibile, che non nuoce alla visione e che assolutamente non dovrebbe creare il tipo di cose che si sono notate nei cinema durante la visione del film (che non riporterò qui perché non è il caso, ma potete cercare le notizie da soli).
Trovo che l’inutilità di questo film sia imbarazzante, non è un film romantico, non è un film erotico, non è assolutamente nulla. E’ una produzione cinematografica partita troppo in fretta e male, che ha eliminato metà informazioni utili a capire il film. Ad un certo punto, giuro, ho perso il filo del film, perché butta contenuti a caso, non seguendo il filone del libro (che, ripeto, è scritto in modo elementare, quindi non ci vuole un premio nobel per farlo diventare una sceneggiatura). Pare, infatti, che per i prossimi due capitoli della trilogia la regista venga sostituita, perché anche E.L. James sperava in più scene erotiche, come descritte dal libro.
Non mi aspettavo nulla dal libro, non mi sono aspettata nulla dal film.
Jamie Dornan e Dakota Johnson sono incompatibili come personaggi principali, non c’era chimica, non c’erano sguardi, si vedeva che non andavano abbastanza d’accordo per girare determinate scene e anche questo ha distrutto ciò che di poco già c’era in quel film. In effetti, la produzione è slittata di qualche tempo proprio perché si vedeva che tra i due non c’era abbastanza chimica, e potrei anche spiegarvi il perché.
Ognuno, in ogni famiglia, ha la sua pecorella nera, figuriamoci nelle famiglie d’arte.
I Coppola hanno Nicolas Cage, per esempio. Gli Hedren/Griffith hanno Dakota.
Per chi non ne fosse al corrente, Dakota Johnson è la figlia di Melanie Griffith e quindi nipote di Tippi Hedren, storica musa di Hitchcock. Poco, molto poco convincente come Anastasia. Ringrazio l’esistenza di Rossa Caputo, la doppiatrice, per avermi dato una gioia durante il film. Stessa cosa posso dire di Jamie Dornan, il mio amato sceriffo Graham in Once Upon A Time. Bello eh, perché non gli si può dire niente, ma anche lui sta a Christian Grey come la pizza pucciata nel latte ( vi prego non ditemi che sta cosa vi piace).
Sui co-protagonisti non posso dire più di tanto, hanno tutti quattro battute a testa, ma sicuramente son più bravi degli attori protagonisti. Amo Kate e l’attrice che la interpreta, Eloise Mumford, è bellissima.
Penso abbiate già in mente cosa ne penso della regia, affidata a Sam Taylor-Johnson.
Ha fatto un solo film prima di questo, ed è una cosa inguardabile, quindi nulla mi aspettavo e non mi ha nemmeno stupita, quindi non so davvero che dire. E’ un concentrato di concetti e sequenze messe a caso, veramente, con il libro poche cose sono coerenti, è più bello il libro e mi pare di aver detto tutto.
Se ci avessero messo un “my friend” ogni tot sarebbe diventata una puntata qualsiasi di The Lady di Lory Del Santo.
La colonna sonora, unica punta d’oro del film, purtroppo averla messa a caso anche in questo senso, però da sola merita. Beyoncé Knowles regala due nuovi arrangiamenti per Crazy In Love e Haunted, troviamo anche Ellie Goulding con la sua bellissima Love Me Like You Do, Annie Lennox, i Rolling Stones, Sia, Frank Sinatra e soprattutto le musiche sono affidate a Danny Elfman che per me è Dio ed è di una versatilità assurda, la colonna sonora ha alzato un sacco il target del film. Messa a caso, ripeto, ma bellissima.
Direi che è chiaro il fatto che non consiglio la visione del film e che, se proprio siete curiosi, vi direi di andarvi a leggere i libri. L’ho scritto davvero, pensavo non l’avrei mai pensato.
Per insulti, parolacce e altre cose, e soprattutto se volete ulteriori chiarimenti, non vi basta che scrivere a benedetta@mondoinformazione.com
Grazie per avermi letto
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