Gli azzurri, con un obbligato 4-3-1-2 per le assenze di Maggio, Campagnaro e Britos, ricevono al San Paolo un Catania proiettato verso le zone alte della classifica.
Immagine tratta dalla gara d’andata, terminata sullo 0-0È un Walter Mazzarri soddisfatto, quello che si presenta di fronte alla stampa nei giorni che precedono la sfida casalinga con il Catania di Maran. Soddisfazione che arriva in primis dal mercato, dove l’intervento “scientifico” preannunciato da De Laurentis si è concretizzato in un buon vice-Cavani (Calaiò, già trascinatore del Napoli targato Reja nella scalata alla serie A), un esterno multiuso un po’ arrugginito dall’inattività ma sempre valido come Armero, un roccioso difensore centrale come Rolando e il giovanissimo Radosevic, mediano basso col piglio del guerriero.
Tutto avviene in uno dei momenti migliori per i partenopei, dopo la riconquista dei 2 punti e l’azzeramento delle squalifiche arrivate causa calcio scommesse, e una Juventus che comincia a mostrare qualche segno di debolezza, tanto da riportare gli azzurri al secondo posto in solitaria a -3 dai bianconeri. Stasera c’è il Catania di Maran, che viaggia a ritmi da Europa League e che si dimostra una delle squadre più in forma del campionato, reduce dalla convincente vittoria contro la Fiorentina al Massimino.
Schieramento quasi obbligato per Mazzarri che deve fare ancora una volta a meno di Maggio (frattura alla mano) e che ne approfitta per placare l’insistito gioco sulle fasce dei siciliani con due terzini atipici per una difesa a 4 (Armero e Zuniga), e costruisce una diga di centrocampo con Dzemaili, Behrami e Mesto (e il solito Hamsik fra le linee), dando fiducia ancora una volta a Pandev, partner del capocannoniere della serie A Edinson Cavani. Dalla sua Maran si affida al tradizionale 4-3-3, puntando forte sugli esterni Gomez e Barrientos e consegnando, come di consueto, le chiavi del centrocampo a Lodi e alla sua ampia e sapiente visione di gioco.
La particolarità di una simile sfida, prestando per un attimo meno attenzione alla classifica, è da rintracciare nello stato di forma delle due formazioni, senza ombra di dubbio le squadre al momento più in palla del campionato, che si trovano di fronte proprio nella fase clou dei loro rispettivi cammini. Un Catania schiacciasassi in casa (inchiodò un lanciatissimo Napoli di inizio stagione sullo 0-0 all’andata) che però non ha mai convinto a pieno lontano dal pubblico amico e che proverà a sfatare questo tabù proprio al San Paolo, uno stadio che, all’inverso, segna un record positivo per gli azzurri, che davanti al pubblico amico non falliscono un colpo.
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